AUDIZIONE ORDINE DEGLI INFERMIERI, NECESSARIO VALORIZZARE LE COMPETENZE E L’ESPERIENZA DI QUESTE FIGURE PROFESSIONALI
Francesca Frediani
Il Piemonte ha bisogno di almeno cinquemila infermieri: è quanto emerso oggi in Commissione Sanità, durante l’audizione dei rappresentanti dell’Università di Torino e del Piemonte Orientale e dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche. Una carenza che ha gravi conseguenze sul livello di assistenza garantito ai cittadini e alle famiglie e che avrebbe come causa principale la non attrattività di questo ruolo, mantenuto per tutto l’arco della vita professionale, senza possibilità di avanzamento e crescita.
Dopo aver verificato l’inefficacia dell’aumento del numero di posti a bando all’Università, occorrerebbe tentare nuove strade, prendendo esempio da buone pratiche già realizzate ed attuare sperimentazioni anche nella nostra regione. Si potrebbe lavorare, ad esempio, per implementare la multidisciplinarietà dei team, assegnando agli infermieri altamente specializzati ruoli di responsabilità e di coordinamento di altre figure professionali, in modo da sopperire alla carenza di organico infermieristico e valorizzare le rispettive competenze.
La Regione può e deve fare la sua parte, accompagnando le Università nella predisposizione di percorsi formativi adeguati ed istituendo borse di studio per estendere la possibilità di accesso agli studi anche a chi non dispone di sufficienti risorse economiche.
Solo con interventi coraggiosi ed innovativi si può superare l’ormai cronica carenza, emersa con maggiore urgenza durante la pandemia. In quell’occasione il Governo fece ricorso agli “infermieri in deroga”, personale con titolo di studio conseguito all’estero che ancora oggi risulta attivo in molte RSA, in strutture private, ma anche in alcuni ospedali. Mancanza di adeguate competenze ed esperienza, oltre a problemi con la comprensione della lingua, rappresentano il “lato oscuro” di questa soluzione, un tema rispetto al quale chiederemo preso approfondimenti alla Giunta per valutare la situazione attuale, al fine di tutelare la sicurezza dei pazienti.