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La plastica inquina. Serve agire ora senza compromessi

La plastica inquina, serve agire ora “La plastica inquina ma prima di tassare bisogna ponderare, iniziare un percorso per verificare le esigenze di tutti, salvare i poveri imballaggi…”. Questo in sunto quanto espresso dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dagli assessori Chiorino (Fdi) e Protopapa (Lega) durante un convegno per approfondire questi temi.

Fermiamo la produzione di plastica

Le esternalità, cioè i costi indiretti dell’inquinamento da plastica, sono esorbitanti e ricadono su tutta la collettività, sulla fauna, sull’ambiente e sui nostri territori.

A noi pare che questa mole di sciocchezze serva solo a legittimare una posizione che non infastidisca chi guadagna nel produrre milioni di tonnellate di plastica (soprattutto monouso).

I dati sull’inquinamento da plastica

Qui alcuni dati:

  • La produzione della plastica è aumentata in modo esponenziale dai 2,3 milioni di tonnellate del 1950 ai 448 milioni di tonnellate del 2015. Un dato che dovrebbe raddoppiare dal 2050.
  • Ogni anno circa 8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica finiscono dalle nazioni costiere negli oceani. Equivale a buttare cinque buste di immondizia ogni 30 centimetri di costa in tutto il mondo.
  • Spesso le plastiche contengono additivi che le rendono più resistenti, più flessibili e durevoli. Molte di queste sostanze, però, possono prolungare la vita dei prodotti nel momento in cui vengono gettati via. Si stima che alcuni possano durare almeno 400 anni prima di degradarsi . Il dato ancora più allarmante è che di tutta la plastica prodotta ogni anno, il 40% viene utilizzata una volta e poi gettata via. Per chi vuole approfondire: https://worldrise.org/…/2021/01/Libretto_Plastica.pdf
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Violenze e condizioni gravi in carcere. Le intercettazioni inquietanti

Violenze e condizioni gravi in carcere. Le violenze fisiche, psicologiche e verbali commesse da alcuni agenti penitenziari del carcere torinese Le Vallette, poi rinviati a giudizio, potrebbero essere ben più gravi di quanto previsto.

Le intercettazione emerse di recente rivelerebbero omissioni, coperture e condizioni di detenzione carceraria sempre più gravi.

Le accuse all’ ex direttore e al capo guardie


L’ ex direttore Minervini e il capo delle guardie Alberotanza erano già stati accusati di aver minimizzato, se non nascosto, i violenti episodi avvenuti tra il 2017 e 2018 nei confronti di almeno 11 detenuti, che furono insultati, picchiati e costretti a leggere i passaggi più imbarazzanti delle loro condanne.


Dalle ultime indagini emerge che il capo Alberotanza avrebbe aiutato e consigliato ad alcuni agenti di omettere le violenze inflitte, per tutelarli e tutelarsi.

Non solo, anche gli insulti ed i pestaggi verso alcuni detenuti sarebbero maggiori rispetto a quanto emerso dalle prime ricostruzioni.

Carcere, ancora lontani dalla funzione rieducative e riabilitative

Le vicende sul carcere torinese fanno riflettere su tutta la fallibilità del sistema penitenziario, che sembra ancora lontano dalle sue funzioni sociali rieducative e riabilitative.


E’ ora più che mai urgente un riforma di fondo degli Istituti Penitenziari, in modo da renderli pienamente operativi nella loro funzione sociale, educativa, integrativa e di comunità.

Francesca Frediani Consigliere regionale Movimento 4 Ottobre

 

Il Consiglio Regionale è in procinto di varare Azienda Zero, attraverso un provvedimento che abbiamo contestato fin dall’inizio nel merito, ma soprattutto nel metodo. L’organizzazione della sanità regionale dovrebbe essere oggetto di una proposta di Giunta, non di un singolo partito che mira a piantare qualche nuova bandierina. 

La pandemia ha evidenziato le grandi debolezze della nostra rete territoriale, la necessità di avvicinare i luoghi decisionali ai territori e le fragilità del sistema sanitario: il Piemonte ha bisogno di un piano socio sanitario completo e redatto intorno alle reali esigenze del territorio, prima di prevedere una nuova struttura e senza valutare i reali fabbisogni della nostra sanità e le criticità che si dovranno affrontare. 

Quello adottato, è un approccio totalmente irrazionale e distante da tutte le riflessioni emerse durante i mesi più duri dell’emergenza pandemica. 

Nonostante le premesse, abbiamo partecipato attivamente al tavolo di confronto, durante l’iter in Commissione, ribadendo la necessità di approvare in tempi rapidi il Piano Socio Sanitario e chiedendo che la nascitura azienda rispetti gli obblighi di trasparenza verso il Consiglio Regionale e verso i cittadini. 

Il confronto tra maggioranza e opposizione non può tuttavia cancellare le perplessità rispetto al metodo, evidenziate anche all’avvio della discussione in aula.

Francesca Frediani

Giorgio Bertola

elezioni comunali torino

Elezioni comunali e astensionismo

Elezioni comunali e astensionismo. Prima di parlare di vincitori, vinti e spartizione di seggi e poltrone, dovremmo concentrarci su l’unico dato rilevante: l’astensionismo. Il più alto mai registrato nella storia delle elezioni comunali torinesi.

Cittadini non rappresentati. Una sconfitta

È ormai chiaro a tutti che i cittadini non si sentono più rappresentati, da nessuna forza politica e questa è da considerarsi una sconfitta per tutta la comunità.

Sfiducia degli elettori preoccupante

La sfiducia nei confronti delle attuali forze politiche e verso il futuro, specie da parte dei più giovani è preoccupante. Rinunciare alla scelta di eleggere, il proprio Sindaco è un chiaro allarme sociale da non sottovalutare, su cui lavorare seriamente sin da subito per ricucire il legame perso.

Obiettivi futuri delle forze politiche

Ci sono importanti obiettivi da porsi per il futuro per tutte le forze politiche. Riaccendere l’interesse dei cittadini e spingerli ad occuparsi della cosa pubblica dovrebbe essere il primo obiettivo di qualsiasi forza politica.

E poi concentrarsi sulla partecipazione, che deve tornare ad essere uno dei principali obiettivi della politica, ma queste elezioni hanno dimostrato che la strada da fare è (nuovamente) tanta.

Francesca Frediani Consigliere regionale Movimento 4 ottobre

Giorgio Bertola Consigliere regionale Movimento 4 ottobre

PROGRAMMA ORIZZONTE EUROPA – HORIZON EUROPE
Un approfondimento a Cura di Giorgio Magistrelli

Un aspetto per il quale dobbiamo riconoscere la fondamentale utilità dell’Europa è il costante supporto alle attività di Ricerca e Innovazione facenti capo a Università, Centri scientifici pubblico/privati, imprese, studiosi e associazioni di categoria. In questo ambito, si innesta il programma settennale Horizon Europe (Orizzonte Europa), che succede al precedente Horizon 2020.

Il bilancio europeo 2021-2027 ed i finanziamenti diretti ed indiretti

Un approfondimento di Giorgio Magistrelli, international Project Manager

Nell’ultimo decennio un rampante euroscetticismo ha spesso sottolineato esclusivamente gli impatti negativi delle istituzioni europee sulla vita quotidiana di cittadini e imprese.