La prospettiva di vedere ancora il Forte di Exilles, eccezionale patrimonio storico, culturale e turistico del Piemonte, chiuso e inanimato anche durante la prossima stagione estiva è inaccettabile.
Come ogni anno abbiamo provveduto ad interrogare la Giunta regionale in merito alla gestione di una fortificazione che meriterebbe ben altro trattamento ed attenzione. Ad oggi risulta, stando a quanto riferito in aula consiliare dalla Giunta, che la conduzione della struttura, in accordo tra il Comune e la Regione, sarà concessa all’Associazione Amici del Forte di Exilles con il contributo economico della Compagnia di San Paolo. Potremo dunque tornare a godere della promozione di percorsi culturali, visite guidate e allestimenti di eventi finalizzati alla valorizzazione del Forte.
Manca ancora, però, un serio progetto culturale, capace di rilanciare l’immagine del Forte ed attrarre visitatori, oltre che dare al territorio un valore aggiunto in termini culturali. La sensazione, inoltre, è che si rischi di perdere ancora tempo prezioso, tra i vari passaggi formali ancora necessari, e non si arrivi puntuali all’appuntamento con la stagione estiva
Confidiamo tuttavia nella competenza e nell’appassionato contributo dell’Associazione e ci auguriamo che il Forte di Exilles possa tornare ad occupare un ruolo centrale nelle politiche di valorizzazione del territorio.

Francesca Frediani, Consigliere regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte.

Salvare il Consigliere Bongioanni forzando il voto e firmare un armistizio fra Lega, Fdi e FI alla faccia della decenza e del corretto funzionamento delle istituzioni.
L’ennesimo tentativo di colpo di mano da parte della maggioranza si è consumato oggi, del tutto imprevisto, durante la seduta in Giunta delle Elezioni, l’organo di garanzia presieduto dalle opposizioni, che si occupa, fra le altre cose, di incompatibilità dei consiglieri regionali. Il caso è noto: dopo il ricorso al Tar del Consigliere Bongioanni per contestare le modalità di votazione adottate per il rinnovo delle cariche in Consiglio regionale, tra le file della maggioranza è scoppiata l’ennesima baraonda, pretesto da parte di FdI per chiedere più potere e poltrone.

La bega è tutt’altro che risolta, il ricorso è ancora in piedi e la gestione della situazione è ormai nelle mani dei vertici di partito. Ora si tratta di verificare se la norma che prevede la decadenza per il Consigliere regionale che si pone in lite con l’ente sia applicabile a questa situazione, se cioè Bongioanni abbia agito nell’espletamento delle sue funzioni. Argomento non irrilevante, che chiama in causa la libertà di azione dei consiglieri e che potrebbe configurare un precedente, qualunque sia l’esito del procedimento in corso. Iter rispetto al quale oggi la convocazione della Giunta prevedeva “adempimenti”, non certo conclusione con votazione, proprio per dare valore e attenzione all’analisi in corso. Si trattava, inoltre, della prima seduta che vedeva la partecipazione della maggioranza, che la scorsa settimana aveva volutamente fatto mancare il numero legale, in attesa di un incontro tra vertici in sede romana.
Ma oggi, senza preavviso alcuno, fra lo stupore e il disappunto dei consiglieri di opposizione, si è chiesto di porre in votazione la decisione rispetto alla decadenza di Bongioanni.
la verità è che questa maggioranza continua a mancare di rispetto delle istituzioni, considerate uno spazio da occupare con arroganza per i propri fini e piegando le corrette procedure alla risoluzione delle beghe tra partiti o per pulire i panni sporchi.
Nonostante il tentativo, l’iter proseguirà con regolarità e con i dovuti approfondimenti e il Consigliere Bongioanni resterà sulla graticola ancora per un po’.

Francesca Frediani, Consigliere regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte.
Vice presidente Giunta delle elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e l’insindacabilità.

Giorgio Bertola, Consigliere regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte

Togliere subito l’assurdo e incomprensibile obbligo di mascherina a scuola.
E’ l’appello che rivolgiamo ai Ministri Draghi e Speranza e che inoltriamo all’assessore Chiorino affinché possa prendere posizione come Regione Piemonte.
La contraddizione ha assunto la forma di paradosso. Possiamo entrare senza mascherina ovunque, dai ristoranti alle discoteche. Abbiamo visto assembramenti con migliaia di persone per l’Eurovision, per lo scudetto o per il giro d’Italia. Durante il venerdì e il sabato notte, la città è un fiume in piena di gente che si muove senza distanziamento.

Perché, finalmente, dopo un lungo periodo di necessarie restrizioni, stiamo rimettendo la testa fuori. Tutti quanti, tranne i bambini e ragazzi, coloro che più di tutti e prima di tutti hanno subito le conseguenze di queste politiche schizofreniche. A tal punto che leggiamo quotidianamente allarmi sulle deteriorate condizioni mentali dei nostri giovani.

La verità è che non siamo un paese per giovani. L’immagine del Premier Draghi durante la visita spot nelle scuole, unico senza mascherina, in mezzo ad un mare di bimbi col volto coperto in una caldissima giornata di maggio, ben rappresenta l’idea di una società in cui l’adulto decide e impone, mentre le giovani generazioni devono obbedire, anche quando le imposizioni sono totalmente irrazionali.
I nostri ragazzi hanno dato prova di grande senso di responsabilità durante la pandemia, spesso più degli adulti. Ma ora basta, per questi ultimi giorni di scuola liberiamo i bambini da un obbligo da cui noi adulti ci siamo affrancati da un pezzo.

Francesca Frediani, Consigliere regionale Movimento 4 Ottobre

Emiliano è uno giovane laureato in agraria, vegano, attento e sensibile alle ingiustizie sociali, altruista e gentile, a detta di chi lo conosce bene. Si trova in carcere alle Vallette perché ha manifestato in prima fila contro l’alternanza scuola/lavoro insieme a tanti studenti indignati per la sorte toccata a Lorenzo Parelli, morto a 18 anni a seguito di un incidente avvenuto il 21 gennaio in un’azienda in provincia di Udine.

Emiliano è in carcere come Francesco e Jacopo, a fronte di labili accuse e prima di un regolare processo. Una sorte che non è toccata neanche ai responsabili della morte di Lorenzo.
Con la ridicola scusa della pericolosità sociale si sta armando la giustizia nel suo accanimento verso chi protesta.
La verità è che la detenzione preventiva per ragazzi giovanissimi e incensurati è un abominio. Un’oscenità (a carico della collettività) il cui unico obiettivo è stroncare psicologicamente e fisicamente ogni germoglio di dissenso. Questi ragazzi sono puniti con una durezza inaudita e in anticipo, senza ancora conoscere se e cosa abbiano fatto di sbagliato.

Siamo nauseati dal silenzio assordante di questa città che non si scandalizza neanche più e non reagisce di fronte allo scempio che la Procura sta facendo. Emiliano, Iacopo e Francesco liberi subito

Francesca Frediani

Dall’Europa arriva l’ennesimo duro colpo per i sostenitori ad oltranza degli inceneritori.
Dal 2026 le aziende dei rifiuti dovranno acquistare crediti di emissione per ogni tonnellata di CO2 emessa durante il trattamento di rifiuti domestici, aziendali e industriali. L’inclusione degli inceneritori all’interno di questo mercato, denominato ETS (Emission Trading System), è stato approvato ieri dalla Commissione Ambiente del Parlamento Europeo e se la proposta (come probabile) dovesse essere confermata e se la Commissione europea facesse seguire una direttiva, tutti i progetti di sviluppo di nuovi impianti di incenerimento dovranno essere completamente rivalutati.

Lo sa bene la Danimarca che ha in piano di dismettere un terzo dei propri impianti.

Questo costo aggiuntivo all’incenerimento rappresenterà un pesante incentivo per tutte le forme più sostenibili di gestione dei rifiuti, dal riciclo, al riuso fino allo zero waste, che diventeranno ancora più competitivi dell’incenerimento.

Il raddoppio delle emissioni di CO2 fossile degli impianti di incenerimento è passato inosservato e non affrontato per decenni: a maggior ragione oggi ha ancora meno senso parlare di nuovi inceneritori in Piemonte, né a Novi, né a Cavaglià né altrove. Rinnoviamo infatti tutto il nostro sostegno alle associazioni e agli enti che oggi si oppongono alla costruzione del nuovo impianto Cavaglià.

A conclusione, ricordiamo che tutte le attività di incenerimento dei rifiuti sono state anche escluse dalla tassonomia della finanza sostenibile in quanto i relativi investimenti sono considerati insostenibili all’interno dell’Unione Europea.

Giorgio Bertola

Nessun disservizio da parte dell’AslTo3 per l’assessore alla sanità Icardi. Le interminabili code che si formano quotidianamente all’esterno del poliambulatorio di Condove, senza possibilità di ripararsi e nemmeno di sedersi per gli utenti, sarebbero la conseguenza dei pre-triage per garantire l’accesso in sicurezza all’interno della struttura. Una procedura in vigore dall’emergenza pandemica che attualmente non avrebbe più ragion d’essere e che, sempre stando a quanto riferitoci, dovrebbe estinguersi già la prossima settimana.

Le segnalazioni che ci sono giunte, fra l’altro relative a numerose altre strutture dell’AslTo3 e non solo, si riferiscono tuttavia a numerosi disservizi di cui le lunghe attese all’esterno rappresentano solo la punta dell’iceberg. Siamo convinti che il venire meno del pre-triage potrà in qualche modo accelerare le procedure, ma non risolverà i problemi strutturali ed endemici che pervadono la gestione dei servizi sanitari sul territorio.
Continua a mancare, sia da parte delle aziende sanitarie, sia da parte della politica, una visione a lungo termine e la capacità di elaborare soluzioni capaci di rendere i servizi più efficienti ed accessibili.

E i territori sono sempre più abbandonati a loro stessi, mentre il privato a pagamento diventa per molti l’unica possibilità di svolgere in tempi brevi visite ed esami. Una vergogna che non ci stancheremo mai di denunciare.

Francesca Frediani, Consigliere Regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte

Troppi soldi alle private?

Non è questo il punto. 

E’ la legge, fra l’altro a firma di un Ministro di sinistra come Luigi Berlinguer, ad equiparare le scuole paritarie come le pubbliche. Lì bisognerebbe intervenire se si vuole riformare il sistema, ma finché questo non accade, la norma c’è e va rispettata. 

Bisogna anche considerare che in molti comuni le paritarie rappresentano l’unica scelta per molte famiglie, sulle quali non può ricadere l’intero costo delle rette.

Insomma, il nodo della questione è un altro. Le risorse non vanno contese fra scuola e scuola ma vanno spostate dalle spese inutili a quelle utili.

E, indovinate un po’ quali sono quelle inutili?

Ce ne vengono subito in mente due. La faraonica, dannosa e insostenibile nuova linea ferroviaria Torino Lione e le spese militari, in procinto di essere aumentate fino al 2% del PIL. Sempre con il benestare di tutte le forze presenti in Parlamento e in Consiglio Regionale.

Ecco dove trovare i fondi per l’istruzione, senza tanti sterili dibattiti ideologici, per garantire a tutti il diritto allo studio nel rispetto della legge.

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Consegnato il frigorifero, il nostro impegno continua

Consegnato il frigorifero ai detenuti. Come promesso, siamo riusciti a consegnare un frigorifero da 300 litri ai detenuti del blocco B della Casa Circondariale Lorusso e Cotugno di Torino. Il gesto, non solo simbolico, è stato reso possibile grazie alla raccolta fondi di amici e parenti che hanno voluto dare seguito ad una petizione sottoscritta da circa trenta detenuti.

Il frigo nel carcere grazie alla raccolta fondi

Ci siamo offerti di accompagnare le persone che hanno acquistato il frigo, anche grazie al consenso della direttrice che si è resa disponibile a portare avanti ulteriori istanze affinché questa e altre richieste di buon senso possano venire accolte senza impantanarsi nella burocrazia.

Il nostro impegno quindi non si esaurisce qui: questa iniziativa rientra nel solco della funzione rieducativa e riabilitativa del carcere. La missione ultima è diminuire il tasso di recidiva e reinserire delle persone nella società.

L’ascolto all’interno del carcere, richieste e criticità

Continueremo allora con i mezzi a nostra disposizione, ad attivarci affinché tutto il carcere venga rifornito del numero di frigoriferi necessari e vengano accolte le altre istanze.

Durante la visita, infatti, abbiamo ascoltato le richieste e le criticità sollevate da diversi detenuti.

Non li lasceremo soli e con la solita costanza, continueremo a monitorare la situazione. Continueremo anche ad ascoltare la voce di chi deve trascorrere la privazione di un periodo di libertà che non deve trasformarsi in una privazione della dignità.

Francesca Frediani Consigliere Regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte