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Scuola, voto dimensionamento positivo. Massima collaborazione per un rientro sicuro

Sulla scuola abbiamo espresso oggi in Aula un voto positivo al dimensionamento Oggi più che mai, dopo più di un anno di difficoltà e restrizioni, il mondo della scuola merita la massima attenzione per garantire la ripresa delle lezioni in sicurezza ed evitare il ritorno alla didattica a distanza nel caso di una nuova ondata pandemica.

Voto positivo dimensionamento, più attenzione alle aree marginali

Abbiamo dato voto favorevole al piano di dimensionamento presentato oggi in Aula di Consiglio Regionale, ma abbiamo chiesto massima attenzione per garantire spazi adeguati agli studenti.

Abbiamo anche chiesto la diffusione capillare dei servizi scolastici, che possa tutelare anche tutte le aree marginali e montane di tutta la nostra Regione

Nomine docenti, garantire continuità didattica


Altro nodo cruciale è quello delle nomine dei docenti. L’auspicio è che si possa iniziare l’anno scolastico con maggiori certezze sulle assegnazioni delle cattedre e con un occhio di riguardo alla continuità didattica per studenti e insegnanti.

Vincolo quinquennale, dopo nostro atto riduzione di 3 anni

In questo senso, al nostro atto di indirizzo sulla riduzione del vincolo quinquennale ha fatto eco un emendamento approvato a livello nazionale. L’emendamento prevede la riduzione del periodo a tre anni e non più cinque.

Un passo avanti che però ancora non risolve la situazione dei docenti e non dà risposte esaustive agli studenti e alle famiglie che chiedevano un provvedimento più risolutivo, a garanzia continua.

Francesca Frediani Consigliere regionale Movimento 4 Ottobre

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Metodo, riconosciuto nelle scuole. Piemonte come apripista

Metodo Bimbisvegli venga riconosciuto e promosso. Il Piemonte faccia da apripista per il resto d’Italia.

Oggi in Aula di Consiglio Regionale abbiamo chiesto di inserire in discussione un ordine del Giorno a mia prima firma per chiedere al presidente Cirio e alla Giunta di interloquire con il Governo su “Bimbisvegli”. L’obiettivo è che tale progetto formativo venga riconosciuto e possa essere inserito tra le tante realtá di sperimentazione e di valorizzazione delle avanguardie educative e pedagogiche della scuola italiana.

Bimbisvegli, i numerosi benefici

Bimbisvegli si basa sui metodi di insegnamento Montessori, Freinet, Baden Powell, Don Milani, Fraire e sull’esperienza diretta, la promozione delle competenze personali e la didattica all’aperto con l’obiettivo di sviluppare nei bambini una coscienza critica e la capacità di risolvere problemi, comprendere fenomeni naturali, sociali e pratici. Il metodo è stato messo in atto in via sperimentale dall’Istituto scolastico di Serravalle d’Asti. “Bimbisvegli” ha ottenuto ottimi risultati e riscuotendo successo tanto fra i genitori e corpo docente quanto fra gli alunni della primaria.

Il metodo scomparso dall’offerta formativa

Tuttavia da due anni il progetto è scomparso dai documenti ufficiali e non è più citato nel Piano triennale dell’offerta formativa, non consentendo più alle famiglie di sceglierlo come percorso alternativo.

Maestro in sciopero, la solidarietà della comunità

Per questa ragione l’intera comunità si è riunita in assemblea permanente di fronte alla scuola, organizzando una vibrante protesta guidata dal maestro Giampiero Monaca, in sciopero della fame da oltre 20 giorni.

Il nostro sostegno al maestro Monaca e alla comunità

La comunità non rimarrà sola. Con loro e al fianco del maestro Monaca ci schieriamo anche noi perché arricchire e migliorare la varietà formativa e scolastica dei nostri figli è il primo passo per costruire un futuro migliore per la nostra comunità.

Francesca Frediani- Consigliere regionale Movimento 4 Ottobre

Il vincolo che mette a dura prova gli insegnanti

Le istituzioni e tutta la politica agiscano in modo unanime sulla revisione del vincolo quinquennale che sta mettendo a dura prova tutto il corpo docente a cui viene negato il diritto alle assegnazioni provvisorie.

Le preoccupazioni dei genitori, chiediamo continuità

Il vincolo pesa non solo sui docenti ma anche sugli alunni. Continuiamo a ricevere numerose segnalazione di genitori, tra le quali quelle della scuola elementare Collodi di Rosta. I genitori di Rosta e non solo, ci riportano la loro crescente preoccupazione perché, dopo un anno scolastico molto provante, ora dovranno spiegare ai loro figli che gli insegnanti con cui hanno stabilito un legame di grande fiducia non potranno più tornare in classe.

È necessario garantire continuità agli studenti ed ai docenti. Chiediamo quindi che venga rivista questa norma, almeno con un’assegnazione provvisoria per i docenti di fine ciclo, allo scopo di consentire una continuità didattica e umana.

Il nostro atto che chiede alla Regione di impegnarsi

L’aula del consiglio regionale del Piemonte ha già approvato un atto a mia prima firma per chiedere alla Giunta e al presidente Cirio, di fare pressione sul governo per far cadere un vincolo che sta creando più danni di quanti ne avrebbe dovuti riparare.

Francesca Frediani, Consigliere Regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte


La Regione Piemonte, grazie ad un nostro ordine del giorno, si attiverà con il Governo nazionale per abolire o ridurre a tre anni con assegnazione provvisoria il vincolo quinquennale imposto al corpo docente dal Decreto legge 126 del 2019.

Siamo venuti a conoscenza degli enormi disagi che il vincolo sta imponendo ai docenti che, assunti lontano da casa, non possono più ambire a chiedere un trasferimento o l’assegnazione provvisoria per ricongiungersi con le proprie famiglie se non dopo cinque anni di docenza nel luogo di lavoro assegnato al momento del concorso.

Con il nostro ordine del giorno approvato oggi in Aula di Consiglio Regionale, abbiamo chiesto alla Giunta Di accogliere l’appello degli insegnanti, in particolare delle numerose donne che chiedono la possibilità di rimanere vicine alle loro famiglie. Un primo segnale di attenzione nei confronti  dei docenti, figure centrali del nostro sistema educativo che meriterebbero di essere maggiormente valorizzate.

Francesca Frediani, Consigliere Regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte

 
Fronte comune per eliminare l’irrazionale vincolo quinquennale e permettere agli insegnanti di avvicinarsi a casa, consentendo nell’immediato l’assegnazione provvisoria per il ricongiungimento familiare e il rientro nel Comune di provenienza. Lo abbiamo sollecitato attraverso un ordine del giorno che chiederemo di discutere al più presto in aula e che, se approvato, impegnerà il presidente e la Giunta ad attivarsi presso il Governo per ottenere l’abolizione  del vincolo quinquennale imposto dalla legge 20 del 2019 che sta obbligando migliaia di insegnanti, dopo aver ottenuto la cattedra di ruolo, a rimanere bloccati presso sedi lontane da casa, imponendo loro lunghi viaggi in piena pandemia.
 
L’assurdità sta proprio nel principio di fondo del vincolo, ovvero assicurare la continuità didattica agli alunni, obbligando il docente a prestare servizio per cinque anni nella stessa scuola anche subentrando a ciclo già avviato. Molti insegnanti,  dopo aver ottenuto il ruolo, sono stati infatti assegnati ad altre scuole e si sono trovati nella spiacevole situazione di dovere interrompere bruscamente il percorso per iniziarne uno nuovo di 5 anni altrove, anche a molti km da casa.
 
E’ in corso una battaglia politica e sindacale su più livelli istituzionali per chiedere l’abolizione del blocco di cinque anni. Notizia dell’ultima ora è, infatti, la riammissione in Senato di un emendamento al Decreto Sostegni proprio per concedere nuovamente l’assegnazione provvisoria per quest’anno scolastico a tutti i docenti vincolati ed avere quindi il tempo per portare in discussione in Parlamento la norma soppressiva del vincolo quinquennale.
Siamo convinti della correttezza di questa battaglia e auspichiamo che la sfida a modificare la legge sul vincolo quinquennale possa essere accolta in modo trasversale dalle diverse forze politiche.
 
Francesca Frediani, Consigliere Regionale M4O Piemonte

Riportare gli studenti in classe al 100%, come annunciato dal Presidente del Consiglio in conferenza stampa pochi giorni fa, non è un rischio ragionato ma un azzardo sulla pelle di studenti, docenti e personale scolastico.

Lo confermano i dati esposti dalla Giunta oggi in aula di Consiglio Regionale in risposta ad una mia interrogazione: il trasporto pubblico locale in Piemonte è attualmente dimensionato per reggere una didattica mista al 50%, massimo 75%, considerando i vincoli di distanza e capienza tuttora vigenti per tutelare la salute degli utenti.
Per tornare al 100% in presenza a scuola rispettando le distanze di sicurezza nelle classi, inoltre, sarebbe necessario ricavare nuovi spazi che difficilmente si potranno ottenere nel giro di una settimana.

Pretendere che le scuole rimodulino completamente l’orario per venire incontro alla carenza di corse sui mezzi pubblici, a due mesi dalla fine delle lezioni, è pura utopia.
Sarebbe ora di porre fine agli annunci roboanti della politica in un momento che, invece, richiederebbe massima prudenza e decisioni condivise.

Francesca Frediani, Consigliere Regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte

L’emergenza sanitaria ha gravato profondamente sulle economie di giovani e famiglie. Per questa ragione la Giunta Cirio non può permettersi di depennare neanche un euro dal bilancio su scuola, sport e politiche giovanili. Se venisse confermato il taglio di 3 milioni di euro sui voucher, come emerso oggi in commissione regionale nel corso della discussione sul bilancio di previsione, sarebbe un disastro per migliaia di famiglie.

Oggi più che mai deve essere invece garantita la totale copertura dei voucher scuola per assicurare a tutti un’adeguata istruzione, per contrastare bullismo e cyberbullismo e per venire incontro alle tante famiglie che in questo periodo dovranno sostenere spese cospicue per usufruire della didattica a distanza.
Su questo fronte non accetteremo sconti.

Per quanto riguarda il mondo universitario abbiamo chiesto di monitorare attentamente l’andamento delle iscrizioni. Torino deve ambire a rimanere una città a vocazione universitaria e la Regione dovrà essere in grado di gestire il possibile aumento delle richieste investendo risorse per garantire borse di studio e residenze.

Fondamentale infine sostenere le famiglie che potrebbero trovarsi in difficoltà nel garantire l’attività fisica ai figli. Vengano dedicate le giuste risorse per sostenere le politiche giovanili e lo sport anche come strumento per contrastare il disagio psicologico che molti giovani stanno vivendo a causa della pandemia in corso.

Francesca Frediani

Oggi nella commissione congiunta da noi richiesta l’assessore Chiorino ha finalmente comunicato i dati relativi ai contagi nelle scuole a partire dal 18 gennaio, data del rientro in presenza delle scuole superiori.

Allo stato attuale in Piemonte gli studenti positivi al coronavirus sono 1763 mentre quelli sottoposti all’isolamento domiciliare sono 3748. Fra i docenti risultano 372 contagiati e 472 sottoposti a quarantena; 169 positivi e 324 sottoposti ad isolamento invece fra il personale ATA.

I dati esposti oggi confermano i nostri timori rispetto alle difficoltà del programma Scuola Sicura. Complicazioni dovute principalmente ad una comunicazione poco chiara verso le famiglie difatti non sono ancora state inviate indicazioni precise sulle modalità di adesione e le tempistiche di screening.

Il rischio è di essere già troppo in ritardo. Con il rientro in aula così fortemente voluto ci saremmo aspettati un meccanismo già perfettamente oliato e un sistema pienamente operativo, considerando soprattutto quanti timore avesse sollevato il periodo delle festività.

Solleviamo poi dei dubbi in merito sull’efficacia di un sistema basato esclusivamente sulla volontarietà. Se da una parte possiamo comprendere la difficoltà di uno screening rivolto a tutta la popolazione scolastica dall’altra ci saremmo aspettati un atteggiamento maggiormente proattivo da parte dell’amministrazione regionale, prevedendo anche delle unità mobili in prossimità delle scuole.

Abbiamo infine chiesto alla Giunta di predisporre una modalità di comunicazione costante ai consiglieri dei dati aggiornati e un successivo momento di approfondimento in presenza di tecnici che ci consentano una valutazione più puntuale sui contagi per analizzare anche alcuni aspetti che riteniamo fondamentali come la suddivisione dei contagi per fasce d’età.

Francesca Frediani

La retorica sulla scuola a cui abbiamo assistito in questi mesi, non scevra da polemiche strumentali, deve lasciare spazio ad un’analisi minuziosa dei numeri. Per questa ragione abbiamo nuovamente presentato un accesso agli atti per conoscere i dati trasmessi dalle aziende sanitarie locali relativi alle attività di contact tracing, esecuzione e refertazione dei tamponi, sorveglianza epidemiologica e screening in ambito scolastico. Fondamentale che la documentazione riporti i dati suddivisi per singoli plessi, per classi e sezioni. 

Abbiamo chiesto inoltre di conoscere i dati trasmessi dall’Assessorato ai Trasporti e dall’Agenzia della Mobilità in merito all’effettiva attuazione degli interventi assunti per il potenziamento del piano della mobilità e alle eventuali problematiche emerse.

Domani, inoltre, si terrà finalmente la seduta di Commissione congiunta tra Istruzione e Sanità. E’ una nostra precisa richiesta che permetterà di fare il punto anche sul piano Scuole Sicure, che al momento non sembra aver riscosso particolare successo tra i destinatari e la cui efficacia non sembra particolarmente evidente.

Il ritorno in aula deve avvenire nel modo più sicuro possibile per tutelare la salute di studenti, famiglie, insegnanti e operatori scolastici. Accanto agli studenti che protestano per la DAD, ce ne sono altri che non nascondono i loro timori rispetto alla possibilità di contagiarsi e contagiare i parenti più fragili. E’ compito delle istituzioni prestare attenzione e dare risposte agli uni e agli altri.  

Francesca Frediani, Consigliere Regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte

A un anno dall’inizio dell’emergenza epidemiologica in Piemonte nulla è cambiato per la didattica in sicurezza dei nostri figli. Infatti, il piano della Giunta per il ritorno in presenza delle scuole delle superiori non sembra all’altezza della situazione.

Ci chiediamo se sia sufficiente pianificare uno screening su base volontaria attraverso tamponi molecolari e test antigenici rapidi rinofaringei, con successivo test rinofaringeo molecolare di conferma in caso di positività degli stessi, per monitorare la situazione. Peraltro l’iniziativa non ha riscosso l’attenzione necessaria da parte degli insegnanti, senza contare che non sono ancora chiare le modalità di adesione, sempre volontaria, per gli studenti.

Infatti, ad oggi, non ci risulta che le famiglie abbiano ricevuto indicazioni rispetto all’esecuzione di questi test e molti studenti ed insegnanti delle scuole medie sono già rientrati in aula da una settimana senza essere sottoposti a nessun monitoraggio. Ad essi a breve si sommeranno quanti torneranno in presenza alle superiori.

Dobbiamo essere certi che le modalità di rilevazione dei contagi siano tempestive, che la catena di informazione e comunicazione tra i diversi soggetti coinvolti sia efficace e che sia consentita la continuità didattica per gli studenti posti in isolamento.
Anche su quest’ultimo aspetto, per il momento, nessuna certezza.
Da settimane chiediamo, e abbiamo recentemente sollecitato, la programmazione di una Commissione congiunta tra Sanità e Istruzione per poterci confrontare su ogni aspetto ed avere informazioni certe.

Abbiamo inoltre proposto di pianificare una modalità precisa di costante aggiornamento delle situazione dei contagi nelle scuole del Piemonte per i componenti della Commissione Sanità del Consiglio Regionale, ritenendo che questi dati debbano essere pubblici e costantemente monitorati.

E’ compito delle istituzioni garantire un ritorno alla normalità nel più breve tempo possibile ai giovani, che nei mesi passati hanno dovuto rinunciare ad ogni forma di socialità e svago, non solo alla scuola. Il ritorno in presenza degli studenti è un obiettivo prioritario per tutto il Paese, ma non possiamo permetterci passi falsi, con la conseguenza di un innalzamento dei contagi e un ritorno in zona rossa per la nostra Regione e nuovi, pesanti sacrifici per i piemontesi.

Francesca Frediani, Consigliere Regionale Gruppo Misto M4O Piemonte