“In Piemonte l’edilizia sarà più snella”. Così dichiarano il capogruppo della Lega Preioni e il primo firmatario della proposta di legge 125 Valter Marin sulla semplificazione delle norme urbanistiche che sta terminando il suo iter in commissione.
Ma dietro il paravento della “semplificazione” noi scorgiamo maggiore libertà di cementificazione, meno controlli su possibili speculazioni e abusi, un’ulteriore via libera al consumo di suolo.

Che la Giunta Cirio e la maggioranza di centrodestra si facciano interpreti dei desideri del comparto edile è cosa nota. Il “Riparti Piemonte” varato nel luglio del 2020 aveva già regalato una manciata di norme utili ad assecondare le brame degli speculatori tralasciando quanto di buono può invece generare un’edilizia sostenibile e proiettata nel futuro a partire dal riutilizzo delle aree compromesse, alle ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche.

Abbiamo già presentato diversi emendamenti di merito, ottenendo accoglimento di alcune proposte: torneremo alla carica in Aula di Consiglio regionale perché oggi, la “legnata” evocata dall’assessore Carosso in un inopportuno fuorionda, non l’hanno ricevuta le minoranze in Consiglio ma l’ambiente e il Piemonte.

Francesca Frediani Consigliere Regionale

Pedonalizzare Via Roma

Pedonalizzare il secondo tratto di Via Roma: la nostra richiesta in Commissione ambiente

Completare la pedonalizzazione del secondo tratto di Via Roma, fra il tratto Piazza Carlo Felice – Piazza San Carlo, per rendere così fruibile a tutti l’asse più turistico e commerciale della città.

Lo abbiamo chiesto oggi in Commissione ambiente e trasporti in virtù dei buoni risultati in termini di flussi e fruizione degli spazi emersi dopo l’intervento nel primo tratto di Via Roma. Sulla proposta di pedonalizzare di Via Roma, la giunta si è detta possibilista, staremo a vedere.

Aree pedonali lontane da caos e traffico

L’obiettivo è rendere sempre più abitabili gli spazi urbani, ridisegnare le strade favorendo forme di mobilità più rispettose dell’ambiente e consegnare a residenti, turisti e visitatori aree pedonali in cui vivere la città lontano dal caos, dai rumori e dai pericoli del traffico.

La pedonalizzazione del secondo tratto di Via Roma non inficerebbe, fra l’altro, la viabilità del centro: il tratto in questione è già monco e la sua percorrenza non soddisfa alcuna esigenza particolare di trasporto.

Rischio di ritorno al passato, parcheggi come cinquant’anni fa

Il pericolo che la prossima amministrazione rievochi e caldeggi scenari urbanistici da città parcheggio, vecchi di cinquant’anni, è alto. Per questa ragione crediamo che l’attuale Giunta abbia la responsabilità di accelerare i tempi per regalare ai cittadini di oggi e soprattutto di domani un nuovo spazio di vita.

Damiano Carretto Consigliere comunale Movimento 4 Ottobre

Tempi biblici e promesse mancate. L’ingresso nel grattacielo della regione slitta a fine 2022, inizio 2023. Il che vuol dire che cittadini e dipendenti della regione dovranno attendere ulteriori dodici mesi rispetto a quanto annunciato dallo stesso assessore Tronzano rispondendo ad una nostra interrogazione sul tema.

All’epoca dei fatti apprezzammo l’ottimismo ed il coraggio dell’assessore di Forza Italia lanciatosi in rosee previsioni – fine lavori nel giugno 2021 ed ingresso ad inizio del 2022 – come prima di lui avevano fatto molti suoi predecessori di destra e sinistra. E pensare che, solo pochi mesi prima, parlava di conclusione lavori prevista per novembre 2020.
Secondo l’assessore al Bilancio, infatti, il contenzioso aperto dalle tre imprese (CMB, Unieco e Coopsette) per un totale di circa 65 milioni per 12 distinte contestazioni, non avrebbe dovuto pregiudicare la conclusione dei lavori. Ma quella di ottobre era una stima che non poggiava su alcun documento scritto: una boutade intrisa di ottimismo.

E invece questo palazzo di 42 piani continua a rappresentare l’emblema dell’incompiutezza della politica regionale piemontese di destra e di sinistra che dopo otto anni di gestazione, dieci di lavori è ancora alle prese con i fallimenti delle aziende, subentri di imprese, uso di materiale scadente, un prolungarsi infinito dei tempi in un rimpallo di responsabilità che ha fatto impennare i costi con i soldi dei cittadini.

Giorgio Bertola