Perplessità su “Azienda Zero”, serve un piano socio sanitario redatto intorno alle esigenze del territorio, non una nuova struttura di potere
Condividiamo i dubbi espressi dai sindacati intorno alla riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale – Azienda Zero – presentata oggi in commissione. Servirebbe un piano socio sanitario completo redatto intorno alle reali esigenze del territorio, non una nuova struttura di potere messa in piedi grazie ad una “riformina” a cui manca ogni sorta di approfondimento.
Ci lascia poi decisamente perplessi la decisione di creare Azienda Zero in piena pandemia, con una campagna vaccinale in corso e con una mole di risposte sui reali bisogni dei territori che questa proposta di legge sembra ancora non fornire.
L’emergenza sanitaria ha inoltre reso evidente la necessità di favorire la coesione fra i “luoghi di decisione” e i territori. Azienda Zero mira invece a creare una struttura verticistica che di fatto annullerebbe le competenze e le prerogative della politica territoriale e delle singole aziende i cui poteri sarebbero trasferiti al Direttore Generale della nuova struttura.
La priorità, ribadiamo, dovrebbe essere il piano socio sanitario. Invece di comprendere quali siano i bisogni di salute da soddisfare, la proposta della Lega scimmiotta invece organizzazioni di altre regioni senza comprendere che ogni realtà ha le sue peculiari caratteristiche.
Ci lasciano infine perplessi anche le disposizioni sul passaggio di funzione della gestione emergenza urgenza extraospedaliera e le possibili interferenze tra le nuove funzioni dell’Azienda e l’Assessorato alla Sanità visto che il nuovo ente sarà dotato di personalità giuridica pubblica e di autonomia amministrativa, patrimoniale, organizzativa e contabile autonoma.
Riteniamo quindi che il percorso di riorganizzazione del SSR sia lungi dall’essere concluso.
Luigi Einaudi riteneva infatti che fosse necessario “conoscere per deliberare”. Crediamo che mai come in questo caso sarebbe necessario attuare tale semplice, quanto lungimirante, affermazione.
Francesca Frediani
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!