Nessun disservizio da parte dell’AslTo3 per l’assessore alla sanità Icardi. Le interminabili code che si formano quotidianamente all’esterno del poliambulatorio di Condove, senza possibilità di ripararsi e nemmeno di sedersi per gli utenti, sarebbero la conseguenza dei pre-triage per garantire l’accesso in sicurezza all’interno della struttura. Una procedura in vigore dall’emergenza pandemica che attualmente non avrebbe più ragion d’essere e che, sempre stando a quanto riferitoci, dovrebbe estinguersi già la prossima settimana.

Le segnalazioni che ci sono giunte, fra l’altro relative a numerose altre strutture dell’AslTo3 e non solo, si riferiscono tuttavia a numerosi disservizi di cui le lunghe attese all’esterno rappresentano solo la punta dell’iceberg. Siamo convinti che il venire meno del pre-triage potrà in qualche modo accelerare le procedure, ma non risolverà i problemi strutturali ed endemici che pervadono la gestione dei servizi sanitari sul territorio.
Continua a mancare, sia da parte delle aziende sanitarie, sia da parte della politica, una visione a lungo termine e la capacità di elaborare soluzioni capaci di rendere i servizi più efficienti ed accessibili.

E i territori sono sempre più abbandonati a loro stessi, mentre il privato a pagamento diventa per molti l’unica possibilità di svolgere in tempi brevi visite ed esami. Una vergogna che non ci stancheremo mai di denunciare.

Francesca Frediani, Consigliere Regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte

Troppi soldi alle private?

Non è questo il punto. 

E’ la legge, fra l’altro a firma di un Ministro di sinistra come Luigi Berlinguer, ad equiparare le scuole paritarie come le pubbliche. Lì bisognerebbe intervenire se si vuole riformare il sistema, ma finché questo non accade, la norma c’è e va rispettata. 

Bisogna anche considerare che in molti comuni le paritarie rappresentano l’unica scelta per molte famiglie, sulle quali non può ricadere l’intero costo delle rette.

Insomma, il nodo della questione è un altro. Le risorse non vanno contese fra scuola e scuola ma vanno spostate dalle spese inutili a quelle utili.

E, indovinate un po’ quali sono quelle inutili?

Ce ne vengono subito in mente due. La faraonica, dannosa e insostenibile nuova linea ferroviaria Torino Lione e le spese militari, in procinto di essere aumentate fino al 2% del PIL. Sempre con il benestare di tutte le forze presenti in Parlamento e in Consiglio Regionale.

Ecco dove trovare i fondi per l’istruzione, senza tanti sterili dibattiti ideologici, per garantire a tutti il diritto allo studio nel rispetto della legge.

FREDIANI, BERTOLA (M4O): DISCUSSIONE STERILE SU LEGGE PER ISTITUIRE LA GIORNATA DEL VALORE ALPINO. NO ALLA RETORICA MILITARE NELLE SCUOLE OGGI IMPEGNATE A SUPERARE LE DIFFICOLTA’ DOVUTE ALLA PANDEMIA

Oggi in Aula di Consiglio regionale la destra sfodera con disinvoltura uno dei suoi cavalli di battaglia: la retorica militare.
Su proposta del Consigliere Nicco (FdI) il Piemonte vorrebbe infatti dotarsi di una legge per istituire una Giornata Regionale del Valore Alpino, da celebrarsi il 16 gennaio di ogni anno nell’anniversario dell’inizio della ritirata di Russia. Nessuno ovviamente mette in discussione i valori degli alpini e il loro impegno nel sociale, ma questa proposta non avrebbe dovuto neanche approdare in aula.
Ricordiamo infatti che fu proprio Cirio a mettere in scena un piccolo show che lo vedeva impegnato a macerare leggi per dimostrare che la sua Giunta non avrebbe legiferato inutilmente.

Poco condivisibile anche il coinvolgimento delle scuole che oggi vivono già oberate il peso della pandemia, delle quarantene, della didattica a distanza, affrontando molteplici difficoltà per portare avanti i programmi, gestire una mole sconfinata di attività, far combaciare mille esigenze.
E cosa viene proposto loro? Di trovare spazio per non meglio precisate attività di formazione, che si vanno a sommare alle numerose già (legittimamente ed opportunamente) previste nel corso dell’anno.
Oggi gli studenti stanno scendendo in piazza ed mettendo in atto occupazioni per chiedere di essere ascoltati, perché pretendono una scuola che sappia ascoltarli e formarli come uomini e donne, non come ingranaggi per il mondo del lavoro. Una scuola che sappia guardare al futuro e li renda cittadini consapevoli e culturalmente preparati!
Per questa ragione non possiamo proprio condividere quanto proposto da Fratelli d’Italia e i richiami alla “disciplina militare” vagheggiati da alcuni membri della maggioranza di centrodestra.

Francesca Frediani, Consigliere Regionale Movimento 4 Ottobre
Giorgio Bertola, Consigliere Regionale Movimento 4 Ottobre


A neanche una settimana dal ritorno in classe la Dad si abbatte come un ciclone sulle famiglie piemontesi. E poi farmacie intasate, lunghe code al freddo nei pochi hub previsti per le scuole e una confusa gestione delle quarantene da parte degli istituti che, stando ad alcune segnalazioni che abbiamo ricevuto, interpretano la circolare ministeriale con metro e giudizio l’uno differente dall’altro.


La pessima congiuntura tra le decisioni del Governo in merito al ritorno in presenza e l’incapacità della Giunta regionale di predisporre adeguati strumenti per far fronte all’impatto di Omicron sui più giovani, sta mettendo in difficoltà molte famiglie piemontesi.
Già durante la seconda ondata abbiamo cercato di tenere alta l’attenzione sulla scuola, cercando di sgomberare il campo da approcci ideologici e posizioni preconcette, con la speranza di organizzare l’emergenza per tempo e con la consapevolezza dei numeri. Ancora oggi prevale invece la confusione: abbiamo già chiesto che la Giunta si esponga enunciando con chiarezza ogni dato relativo ai contagi nelle scuole. Attendiamo che risponda e che prenda immediatamente provvedimenti. A partire dall’assunzione di personale sanitario, medici ed infermieri, come chiedono da mesi i sindacati, proseguendo con il potenziamento dei trasporti e, ultimo aspetto ma non meno importante, mettendo in sicurezza le aule con appositi impianti di areazione e dispositivi di protezione disponibili per tutti

Francesca Frediani

Approvato Odg, contrastiamo la dispersione scolastica

Approvato il nostro Odg, l’ordine del giorno per analizzare e contrastare dispersione scolastica. Ridurre la dispersione scolastica e accompagnare i giovani e loro famiglie nel difficile percorso di ripresa del percorso di studi. Questo è l’obiettivo del nostro ordine del giorno approvato oggi in Aula di Consiglio Regionale. La dispersione scolastica è un fenomeno su cui deve essere posta la massima attenzione, in particolare in questa fase di difficile uscita dalla pandemia e considerando tutte le avversità che studenti e famiglie hanno dovuto affrontare durante i mesi di didattica a distanza forzata.

Abbandono scolastico, i numeri

Nel nostro Paese tra i giovani con cittadinanza italiana l’abbandono scolastico è all’11,3% mentre per i giovani con cittadinanza straniera è addirittura il 36,5%. A incidere, secondo i monitoraggi del MIUR, soprattutto le condizioni sociali ed economiche. Per questa ragione la Giunta piemontese, grazie al nostro atto di indirizzo, si è impegnata ad attuare quattro linee di intervento:

  • informare puntualmente il Consiglio regionale sui casi di dispersione scolastica segnalati attraverso il sistema regionale;
  • incaricare Ires Piemonte di attuare uno studio relativo alla situazione degli studenti relativamente alla disponibilità di dotazioni tecnologiche e di accesso alla rete Internet;
  • svolgere una funzione di coordinamento tra i vari soggetti del mondo scolastico allo scopo di costituire una squadra di “pronto intervento dispersione” col compito di censire rapidamente le situazioni critiche;
  • prevedere fondi per attivare un servizio di counseling e tutoraggio utile a riaccompagnare studenti e famiglie all’interno degli istituti scolastici al fine di completare il percorso di studio.

L’obiettivo

Un impegno che auspichiamo possa davvero contribuire a riportare sui banchi i giovani che hanno deciso di rinunciare al fondamentale diritto di formarsi e costruirsi un futuro.

Francesca Frediani, Consigliere Regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte

Giorgio Bertola, Consigliere Regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte

La protesta della comunità di Serravalle d’Asti e lo sciopero della fame del professor Monaca per vedere riconosciuto e valorizzato il progetto didattico all’avanguardia “Bimbisvegli” non destano particolare attenzione da parte della Giunta Cirio.
Interrogata oggi sulla possibilità di attivarsi presso il MIUR affinché il metodo Bimbisvegli possa non solo essere riattivato, ma acquisire il riconoscimento ufficiale che merita, la Giunta ha dichiarato di voler attendere l’esito degli approfondimenti del MIUR prima di prendere qualsiasi iniziativa.
Sappiamo perfettamente che la decisione finale spetta al Ministero, ma crediamo che la situazione attuale, con lo sciopero della fame dell’insegnante Monaca che si protrae da più di 30 giorni e la mobilitazione della comunità di Serravalle, avrebbe richiesto un segnale di attenzione e vicinanza da parte della Regione.
Speriamo che in futuro la Giunta manifesti maggiore coraggio nei confronti delle soluzioni didattiche innovative che possono arricchire l’offerta formativa nella nostra regione, con grande beneficio per i nostri studenti e per gli esiti di apprendimento