È servita a poco l’estenuante maratona di tre giorni che ha coinvolto l’intera istituzione h24: il Consiglio regionale licenzia comunque un bilancio biennale scialbo e senza alcuna visione del futuro per la nostra regione.
La convocazione ad oltranza, emanata per far fronte a più di 1500 emendamenti, non ha portato altro che ad un inutile muro contro muro annichilito da una totale mancanza di dibattito.
Ci siamo trovati di fronte ad una maggioranza che, dopo mesi di inerzia, si è presentata in Commissione con l’ennesimo provvedimento da approvare in tempi brevi e senza spazi di discussione con le opposizioni. Salvo poi sbandierare alla stampa, per bocca dell’assessore Marrone, un emendamento presentato come sostegno alla maternità, ma nei fatti destinato alle associazioni pro vita: il casus belli che ha trascinato il Consiglio verso questa (inutile) maratona.
In questo momento storico drammatico dominato da una guerra alle porte dell’Europa, da una pandemia non ancora superata e che ha fatto emergere tutte le criticità del nostro sistema socio-economico e sanitario e con lo spettro dei cambiamenti climatici, ci saremmo aspettati un cambio di passo se non di direzione rispetto al passato. E invece si prosegue lungo la strada dei tagli: dagli assegni di cura, ai voucher scuola, ai trasporti.
Unico punto di accordo con la Giunta, lo stanziamento di 60mila euro per dotare le aule scolastiche di dispositivi di aerazione: una cifra assolutamente insufficiente ma che consente almeno di avviare una sperimentazione in alcune scuole, nella speranza che questa misura venga finanziata con risorse adeguate per rendere sicure e vivibili tutte le strutture scolastiche della Regione.
Il nostro voto, di fronte all’ennesima mancata occasione di progettare una crescita e un futuro sostenibile della nostra Regione, è stato convintamente contrario.
Tutele e libertà di scelta della donna fuori da ideologie
Tutela della donna. Approvato fra le polemiche l’emendamento ‘Vita nascente’ dell’assessore Marrone che avrebbe l’obiettivo di istituire un fondo con 400.000 euro per sostenere future madri in difficoltà economica e sociale.
Abbiamo cercato di affrontare il tema al di fuori di ogni ideologia. Il diritto alla libertà di scelta è sancito dalla legge e viene violato nel momento in cui molte strutture ospedaliere non garantiscono l’interruzione di gravidanza per la sola presenza di medici obiettori. Una nostra interrogazione, portata in aula solo pochi giorni fa, riportava l’attenzione della Giunta su questo tema. Ma non possiamo ignorare che la stessa legge preveda anche il sostegno alle donne in difficoltà e che le istituzioni possano avvalersi di associazioni di volontariato per tale scopo.
L’approccio ideologico sul tema della donna
Anche nella discussione in aula è emerso l’approccio fortemente ideologico al tema. Una posizione che spesso impedisce di concentrarsi su obiettivi che potrebbero essere condivisi e porta a contrapposizioni senza uscita, come quella che stiamo vedendo in queste ore nell’Aula di Consiglio.
Accolti i nostri suggerimenti
L’assessore Marrone ha accolto alcuni nostri suggerimenti rispetto al coinvolgimento dei consultori e dei consorzi socio assistenziali, ma rimane il dubbio che questa misura abbia come esito unicamente quello di finanziare la galassia delle associazioni pro vita , senza reale beneficio per le donne.
Monitoreremo l’applicazione della disposizione di legge
Da parte nostra monitoreremo con estrema attenzione l’effettiva applicazione della disposizione senza tuttavia dimenticare che un vero sostegno alla maternità passa attraverso politiche strutturali di lungo periodo che possano garantire un futuro dignitoso alle famiglie e ai nuovi nati
Dubbi sull’incarico affidato dal presidente Cirio a Pietro Presti
Dubbi sull’incarico affidato a Pietro Presti. La scelta di affidare un incarico a Pietro Presti come professionalità esterna con incarico di natura fiduciaria non presenta profili di illegittimità: questo ha riferito la Giunta in risposta ad un’interpellanza presentata oggi in aula. Ma non era su questo aspetto che nutrivamo dubbi, quanto piuttosto sull’inopportunità della nomina.
Il profilo di Presti, per quale incarico?
Infatti, al di là delle perplessità rispetto alla scelta di affidare il “supporto strategico per il potenziamento della gestione della campagna vaccinale del Piemonte e delle azioni di contenimento e contrasto del COVID 19” ad una figura con un profilo prettamente manageriale e non sanitario, le risposte ottenute oggi non hanno cancellato i dubbi rispetto all’opportunità di affidare il compito di “attuazione progetti e attività di rilevante importanza strategica nell’ambito del PNRR e del sistema sanitario regionale” ad una persona che ricopre diverse cariche in numerosi enti e fondazioni attivi sul territorio regionale.
Opportunità e PNRR
Ci troviamo pertanto di fronte ad un tema di opportunità e proprio in riferimento alla parte di contratto riferita ai progetti e ai fondi legati al PNRR, che pare sfuggire completamente alla Giunta e agli uffici dell’Assessorato che hanno effettuato la valutazione “ex ante”.Come forza di opposizione, non possiamo che prendere atto della risposta ricevuta in aula, ma vigileremo sulle modalità di svolgimento dell’incarico del dott. Presti, chiedendo anche al Presidente di valutare la necessità di rimodulazione dello stesso nel caso in cui le esigenze del sistema sanitario piemontese richiedessero altre soluzioni ed altre professionalità.
Bilancio di previsione lontano dai drammi del mondo
Bilancio di previsione lontano dai drammi del mondo. La commissione regionale approva un bilancio di previsione di spese per il prossimo biennio senza alcuna direzione politica. Il cupo orizzonte delineato da pandemia, crisi climatica e guerra avrebbe dovuto spingere istituzioni e classi politiche verso scelte decise e coraggiose.
I nostri emendamenti prioritari
Abbiamo presentato numerosi emendamenti sui temi che riteniamo prioritari: sanità, istruzione, sostegno all’occupazione e tutela dell’ambiente per far fronte all’incedere del riscaldamento globale. Invece i tagli all’assistenza e ai voucher scuola delineano la traccia di un centrodestra chiuso in se stesso ed incapace di intercettare le necessità del mondo attuale, in linea con le scelte disastrose a livello nazionale di un Governo sempre più incapace di dare risposte ai cittadini in materia di tutela dell’ambiente e ricerca della pace.
La nostra proposta recepita a Bilancio
Unica nota positiva, per il nostro gruppo, è la nostra proposta recepita in bilancio ed inserita nel maxiemendamento che prevede lo stanziamento di 60mila euro per i dispositivi di aerazione nelle scuole. Il nostro rimane tuttavia un no convinto ad un bilancio blando ed incolore, come se il nostro piccolo Piemonte galleggiasse in una bolla lontana dalle scosse del mondo esterno.
L’eliski selvaggio torna in commissione.
L’Eliski selvaggio torna in commissione. Ribadiamo la nostra contrarietà ad una pratica insostenibile ed elitaria.
L’Eliski selvaggio sulle montagne piemontesi per ora è scongiurato. Oggi in Aula di Consiglio Regionale abbiamo ottenuto il rinvio della proposta di legge 66 del consigliere leghista Valter Marin in commissione.
Eliski e implicazioni ambientali e di sicurezza
Avevamo già evidenziato una serie di nodi da sciogliere sulla pratica elitaria e poco sostenibile dell’eliski in particolare per le implicazioni ambientali, etiche e di sicurezza. Nodi ad oggi non ancora sciolti. Come noto infatti la Lega vorrebbe liberalizzare la pratica anche la domenica, nei comuni dove non ci sono impianti di risalita e permettendo la pratica anche nelle aree protette.
Provvedimento contro la montagna e ambiente
Torniamo a ribadire, come se ce ne fosse ancora bisogna, che questo provvedimento è contro la montagna, contro l’ambiente e contro tutte quelle forme di turismo dolce che si stanno affermando in modo sempre più sostanziale nelle nostre valli. Questo con risvolti positivi e vantaggi alle economie locali senza dover devastare il territorio.
La nostra posizione, in tutte le sedi
Continueremo quindi a difendere la nostra posizione chiara e netta di contrarietà alla pratica dell’eliski in commissione e in tutte le sedi opportune. Difendiamo la nostra montagna e l’ambiente.
Giorgio Bertola Consigliere Regionale Movimento 4 ottobre
Referendum Sì aboliamo la caccia.
Referendum Sì aboliamo la caccia. Sì al referendum per abolire la #caccia. C’è tempo fino al 20 ottobre per raccogliere le firme e provare ad abolire definitivamente una pratica che nel 2021 non ha più senso d’esistere.
Perché abolire la caccia?
Abolire la caccia ha numerosi vantaggi, a trarne beneficio è l’intera società, persone, animali ed ambiente. Noi, come i promotori, crediamo che questo possa essere un passo indispensabile per educare i giovani e le famiglie a contrastare ogni tipo di violenza, non solo per gli animali ma anche persone.
Fermare la caccia vuol anche dire impedire ad alcune migliaia di cacciatori di potersi sentire liberi di uccidere, di circolare armati nei territori per puro diletto. In questo modo le persone che passeggiano per il bosco non dovranno più avere il timore di poter essere sparati e uccisi.
Come e dove è possibile firmare
Per firmare sono disponibili varie modalità, online oppure presentandosi nei banchetti. Per aderire si può firmare nell’ufficio elettorale del comune, oppure online dal sito www.referendumsiaboliamolacaccia.it/firma-digitale/ o ancora raggiungendo i banchetti tenuti dai volontari organizzati nelle varie città.
Giorgio Bertola Consigliere regionale Movimento 4 ottobre
Francesca Frediani consigliere regionale Movimento 4 ottobre
Referendum su eutanasia legale, superato il milione di firme.
Referendum su eutanasia legale. Superato il milione di firme per ottenere il referendum sull’eutanasia legale.Al momento l’eutanasia in Italia è illegale. La Corte Costituzionale ha più volte richiamato il parlamento a legiferare a riguardo, visto che a regolare la questione è la legge 579 che risale al periodo fascista.
Il dibattito pubblico su eutanasia e legalizzazione droghe leggere
La politica è sempre stata pavida e timorosa di perdere consenso nel trattare i temi più divisivi. Pero questo non è mai riuscita a confezionare una legge adeguata. Ora grazie al coinvolgimento di milioni di persone, vengono riportati al centro del dibattito pubblico alcuni temi come la legalizzazione delle droghe leggere e l’eutanasia attiva.
Quesito referendario, libertà di scegliere
ll quesito referendario punta quindi ad abrogare quella la parte dell’articolo 579 in cui si punisce chi commette il reato a prescindere dal fatto che ci si trovi di fronte ad una persona profondamente malata e sofferente che chiede di morire. Restano invece punito il reato se fatto su minori o persone non in grado di intendere e volere.
Noi abbiamo firmato qui https://referendum.eutanasialegale.it/. Puoi ancora firmare anche tu.
Francesca Frediani Consigliere Regionale Movimento 4 ottobre
Giorgio Bertola Consigliere Regionale Movimento 4 ottobre