RIPARTE IN COMMISSIONE LA DISCUSSIONE SULLA LEGGE URBANISTICA DOPO I RILIEVI DEL MINISTERO. MOLTI NODI DA SCIOGLIERE.
Francesca Frediani, Consigliere regionale, Unione Popolare Piemonte
Come ampiamente previsto durante la discussione in Commissione e in aula, il governo ha stabilito che la legge a prima firma Marin “Norme di semplificazione in materia urbanistica ed edilizia”, viola le norme statali di riferimento, ponendosi così in contrasto con i principi fondamentali posti dallo Stato in materia di governo del territorio e tutela della salute.
Per questo motivo oggi in Commissione la Giunta è corsa ai ripari e, dopo aver chiesto la procedura di urgenza, ha presentato un Disegno di legge correttivo. Abbiamo fatto il punto sui 29 articoli contestati, già oggetto di confronto, in parte risolutivo, con i Ministeri. Rimangono però in sospeso alcuni rilievi del Ministero della Cultura su articoli relativi all’adeguamento dei Comuni al Piano Paesaggistico Regionale. I dubbi sono soprattutto collegati alle premialità introdotte dalla legge a prima firma Marin.
Oltre alle criticità sanitarie che avevamo già evidenziato in Commissione e in Aula, ci troviamo di fronte ad un impianto generale di legge che crea confusione ed incertezza: il pronunciamento della Corte Costituzionale in merito ai cinque articoli su cui la Giunta non ha trovato un accordo con il Ministero dovrebbe arrivare a settembre e nel frattempo il Piemonte si ritroverà in un limbo normativo, con il rischio di pesanti conseguenze sui cittadini, sui professionisti e ovviamente, sugli enti locali.
Continueremo a svolgere un’azione propositiva anche in vista della prossima discussione in Commissione e in Aula, nel tentativo di consegnare al Piemonte una legge che tuteli il paesaggio e che, allo stesso tempo, permetta ai piemontesi di non rimanere schiacciati dalla burocrazia.
Francesca Frediani, Consigliere regionale Unione Popolare Piemonte