La prospettiva di vedere ancora il Forte di Exilles, eccezionale patrimonio storico, culturale e turistico del Piemonte, chiuso e inanimato anche durante la prossima stagione estiva è inaccettabile.
Come ogni anno abbiamo provveduto ad interrogare la Giunta regionale in merito alla gestione di una fortificazione che meriterebbe ben altro trattamento ed attenzione. Ad oggi risulta, stando a quanto riferito in aula consiliare dalla Giunta, che la conduzione della struttura, in accordo tra il Comune e la Regione, sarà concessa all’Associazione Amici del Forte di Exilles con il contributo economico della Compagnia di San Paolo. Potremo dunque tornare a godere della promozione di percorsi culturali, visite guidate e allestimenti di eventi finalizzati alla valorizzazione del Forte.
Manca ancora, però, un serio progetto culturale, capace di rilanciare l’immagine del Forte ed attrarre visitatori, oltre che dare al territorio un valore aggiunto in termini culturali. La sensazione, inoltre, è che si rischi di perdere ancora tempo prezioso, tra i vari passaggi formali ancora necessari, e non si arrivi puntuali all’appuntamento con la stagione estiva
Confidiamo tuttavia nella competenza e nell’appassionato contributo dell’Associazione e ci auguriamo che il Forte di Exilles possa tornare ad occupare un ruolo centrale nelle politiche di valorizzazione del territorio.
Francesca Frediani, Consigliere regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte.
Da Roma meno risorse per i voucher scolastici, una decisione insostenibile
Fondi per l’acquisto dei libri di scuola: da Roma arriverà un milione in meno rispetto agli anni passati. Lo ha annunciato oggi in commissione regionale l’assessore Chiorino durante la discussione del bilancio previsionale 2022.
Una riduzione di fondi le cui conseguenze ricadranno sulle spalle di tutte quelle famiglie che necessitano del sostegno dei voucher per superare situazioni di grande precarietà, causate anche dall’aumento indiscriminato del costo della vita.
Si tratta, purtroppo, di un primo assaggio di quello che succederà se la politica continuerà a compiere scelte scellerate, come quella di aumentare la spesa militare. Un affronto indigeribile: servono risorse per la sanità pubblica e per la scuola non certo per gli armamenti!
Da parte nostra ci impegneremo affinché la Regione non si volti dall’altra parte ristabilisca le risorse per i nostri studenti e faccia pressioni con il Governo per aumentare gli stanziamenti per il diritto allo studio.
Francesca Frediani
Consulenze del Teatro Regio: chiediamo maggiore chiarezza
Maxi consulenze ad avvocati e commercialisti di Napoli da parte del Teatro Regio: presenteremo anche noi un accesso agli atti perché venga fatta chiarezza su una vicenda emersa in queste ore e dai contorni ancora poco chiari.
A sollevare la questione è stato il consigliere comunale Andrea Russi a cui tuttavia pare sia stata negata la possibilità di una verifica puntuale degli atti. Faremo la nostra parte per cercare di chiarire la situazione. Risulta infatti poco comprensibile come un ente in uscita da una dura fase di commissariamento possa aver deliberato spese per 140mila euro da dirottare verso consulenti lontani quasi 1000km, considerando oltretutto che lo stesso Regio disporrebbe di un ufficio legale interno e potrebbe avvalersi dell’Avvocatura di Stato.
Insomma, la vicenda pone ancora una volta sotto i riflettori una gestione non sempre limpida dell’ente lirico. Non possiamo quindi che augurarci maggiore trasparenza da parte di tutti gli attori coinvolti, dall’ex commissaria Purchia, ora assessore alla cultura nella Giunta del Sindaco di Torino Lo Russo, a tutti i soggetti che hanno operato all’interno della fondazione lirica in questi anni con ruoli di responsabilità.
La pandemia ha messo in ginocchio un settore non sempre al centro di tutte le attenzioni che meriterebbe. La città ha bisogno di un Teatro Regio in forma smagliante, per questa ragione dobbiamo guardare con la massima attenzione come si comporterà il Consiglio di indirizzo dell’ente, chiamato proprio in questi giorni a discutere sul metodo di scelta del prossimo sovrintendente.
Francesca Frediani
La questione della nomina del nuovo sovrintendente del Teatro Regio è tutt’altro che risolta. Come già accaduto con il Museo Egizio l’ente Regione è stato messo all’angolo. Lo dimostra la mancanza di una presa di posizione da parte di una Giunta che è ci apparsa passiva di fronte alle mosse messe in campo dal commissario straordinario Rosanna Purchia, compresa la modifica della pianta organica a favore dell’avvocato Mulè, privo dei requisiti e delle competenze richiesti per essere direttore regionale ed, eventualmente, nuovo sovrintendente.
Troppe interpretazioni e applicazioni arbitrarie delle leggi fatte passare per lecite hanno reso traballante la risposta rassicurante della Giunta Cirio, interrogata oggi in aula sulla questione.
La modifica di Statuto è stata una forzatura che ha permesso alla cerchia del Regio di plasmare il nuovo regolamento per seguire una linea già ben tracciata, per nulla osteggiata dal neo sindaco Lo Russo.
Già ai tempi del commissariamento avevamo portato all’attenzione della Giunta tutti i nostri dubbi sul ruolo di Mulè, sull’applicazione della legge Madia e su alcune spinose questioni contrattuali e lavorative, e anche l’audizione ottenuta in Commissione Cultura non aveva risolto i nostri dubbi. Anzi, ci eravamo scontrati con un atteggiamento da “non disturbare il manovratore” da parte dell’allora commissario Purchia.
Il nostro auspicio era che la Regione fosse maggiormente attiva in una partita che interessa uno dei più importanti enti lirici del Paese e che mai come in questo momento avrebbe bisogno di politiche trasparenti e messe in atto con l’obiettivo unico di superare le gravi difficoltà vissute durante la pandemia.
Francesca Frediani