🏨 Oggi abbiamo portato all’attenzione dell’Aula il tema della mancanza di medici di base e di pediatri nelle aree montane, trovando ampia e trasversale convergenza su una nostra proposta che è stata approvata e sottoscritta da tutto il Consiglio regionale.
L’atto, collegato al Disegno di Legge sull’Assestamento di Bilancio, impegna la Giunta a proseguire il confronto con il Governo per trovare coperture adeguate ed individuare forme contrattuali integrative qualora gli strumenti messi in campo non risultassero sufficienti a garantire la presenza di medici e dei pediatri nelle aree montane e più marginali della regione.
Come emerso in maniera inequivocabile durante la pandemia, in tutta Italia, il problema del reperimento dei medici di base e dei pediatri è reso ancora più accentuato nelle aree montane, dove non esiste più un medico di Medicina Generale. A tale difficoltà si aggiunge quella di reperire i medici per il servizio di guardia medica e notturna, tanto che, in molte occasioni, tale servizio viene sospeso senza l’indicazione della durata.
Grazie all’approvazione di questo ordine del giorno ci auguriamo di poter assicurare a tutti i cittadini piemontesi la fruizione di un servizio fondamentale a garanzia del proprio benessere e della propria salute.
Francesca Frediani
Francesca Frediani
Qualche settimana fa abbiamo interrogato la Giunta in merito alla situazione dell’ambulatorio di Condove nell’orario dedicato ai prelievi. Abbiamo ricevuto rassicurazioni in merito all’imminente superamento delle criticità conseguente al venire meno delle procedure anti Covid. Vorremmo far presente all’assessore Icardi che a, distanza di giorni, l’unico cambiamento rilevante è quello meteorologico: infatti adesso gli utenti sono obbligati a lunghe code sotto il sole e al caldo e non più al freddo.
Continueremo a monitorare la situazione, ma ci aspettiamo che la Giunta intervenga presso la direzione dell’ASL per migliorare le condizioni di erogazione del servizio, che non possono certo più essere affidate alla buona volontà e all’apprezzabile impegno degli operatori. Siamo certi, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni, che situazioni simili si verifichino in altre Asl e che solo la Regione possa farsi promotrice di un piano di miglioramento dei servizi che migliori le procedure di accesso in tutti gli ambulatori regionali.
Francesca Frediani, Consigliere regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte
Nessun disservizio da parte dell’AslTo3 per l’assessore alla sanità Icardi. Le interminabili code che si formano quotidianamente all’esterno del poliambulatorio di Condove, senza possibilità di ripararsi e nemmeno di sedersi per gli utenti, sarebbero la conseguenza dei pre-triage per garantire l’accesso in sicurezza all’interno della struttura. Una procedura in vigore dall’emergenza pandemica che attualmente non avrebbe più ragion d’essere e che, sempre stando a quanto riferitoci, dovrebbe estinguersi già la prossima settimana.
Le segnalazioni che ci sono giunte, fra l’altro relative a numerose altre strutture dell’AslTo3 e non solo, si riferiscono tuttavia a numerosi disservizi di cui le lunghe attese all’esterno rappresentano solo la punta dell’iceberg. Siamo convinti che il venire meno del pre-triage potrà in qualche modo accelerare le procedure, ma non risolverà i problemi strutturali ed endemici che pervadono la gestione dei servizi sanitari sul territorio.
Continua a mancare, sia da parte delle aziende sanitarie, sia da parte della politica, una visione a lungo termine e la capacità di elaborare soluzioni capaci di rendere i servizi più efficienti ed accessibili.
E i territori sono sempre più abbandonati a loro stessi, mentre il privato a pagamento diventa per molti l’unica possibilità di svolgere in tempi brevi visite ed esami. Una vergogna che non ci stancheremo mai di denunciare.
Francesca Frediani, Consigliere Regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte
Stabilizzazioni precari sanità
Stabilizzazioni precari sanità. Siamo al fianco dei lavoratori precari del comparto sanitario che hanno fronteggiato la pandemia in prima linea e che oggi hanno manifestato per chiedere tutele e stabilizzazione del contratto. Dall’incontro avvenuto con le rappresentanze sindacali, alla presenza del presidente della Regione, emerge che dei 5.700 infermieri, OSS e amministrativi in scadenza, solo 1.137 avranno da subito una speranza di contratto di lavoro stabile.
Nessuna certezza per i sanitari. Dipende dal Governo
Questo è il massimo impegno che la Giunta Cirio al momento è riuscita a garantire, sul resto nessuna certezza: tutto pare dipendere dalla disponibilità del Governo a stanziare ulteriori risorse.
Previsione alquanto difficile, considerata la svolta militarista dell’esecutivo nazionale, che ha deciso di dirottare risorse preziose per i cittadini nei prossimi anni nell’assurda corsa al riarmo.
Dubbi sui fondi regionali
Restano infine dei dubbi sui fondi regionali che verranno impiegati per le prime assunzioni e perplessità sulla possibilità di bypassare i limiti dei tetti di spesa per il personale delle Asl.
Dubbi a cui di fatto il presidente Cirio non ha dato risposta rimandando, nel suo stile, ad un prossimo tavolo di confronto con i lavoratori.
La Giunta Cirio finanzi l’acquisto di frigoriferi per le carceri piemontesi
Oggi abbiamo inviato una mail alla direttrice della Casa Circondariale Lorusso e Cotugno per sostenere la causa di circa 30 detenuti che, attraverso una petizione, hanno chiesto di potere utilizzare un frigorifero per conservare beni commestibili e deperibili in vista dell’imminente arrivo dell’estate.
Al di fuori delle mura del carcere avere a disposizione un frigorifero è una normale consuetudine ma per i detenuti, conservare del cibo fresco, è ancora un privilegio. Il documento, indirizzato all’ispettorato del Blocco B, denuncia in realtà una condizione di vita in cui, anche per soddisfare un’esigenza elementare, sia necessario uno sforzo notevole o l’apporto delle istituzioni.
Auspichiamo che la direzione del carcere possa accogliere questa semplice richiesta come avvenuto nel carcere di Poggioreale di Napoli in cui ogni cella è stata munita di un frigorifero. L’iniziativa è stata finanziata dall’assessorato alle Politiche sociali della Regione Campania. La Giunta Cirio potrebbe prendere spunto perché tra sovraffollamento e condizioni di vita proibitive, un semplice frigorifero rappresenterebbe una bella boccata d’ossigeno.
Francesca Frediani, Consigliere Regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte
Emergenza stabilizzazione precari
Emergenza stabilizzazione precari. Con l’emergenza Covid, non ancora superata, e l’emergenza liste d’attesa, ancora in corso, è emersa in tutta la sua gravità la carenza di personale sanitario. L’incontro con i sindacati sul tema della stabilizzazione dei lavoratori precari ha portato all’attenzione del Consiglio una situazione drammatica che richiede soluzioni non più rinviabili. Occorre intervenire per dare risposte a questi professionisti e restituire ai piemontesi una sanità efficiente e in grado di rispondere alle esigenze attuali e future.
Decreto “Calabria”: la richiesta dei sindacati
Il primo passo, secondo le richieste pervenute oggi durante il confronto, sarebbe applicare anche in Piemonte il “decreto Calabria”, consentendo di aumentare le assunzioni. Ma occorre poi intervenire in maniera organica e strutturale rivedendo i rapporti con il sistema universitario, per evitare che la selezione dovuta al numero chiuso impedisca di formare il numero di persone di cui il sistema sanitario necessita.
La professione infermieristica nella sanità pubblica
Un altro aspetto fondamentale, poi, è la svalutazione della professione infermieristica nel settore pubblico, con stipendi inadeguati e condizioni di lavoro massacranti, che spostano personale verso il più attraente settore privato. In questo contesto, la possibile surroga di specifiche figure professionali con altre di diverso profilo, come accade in alcune regioni con l’istituzione degli OSSS significherebbe offrire ai piemontesi una sanità con minor competenza ed efficienza ed infierire ulteriormente sulla professionalità degli infermieri.
Una sanità pubblica ed efficiente: un principio costituzionale
La stabilizzazione dei precari in sanità è dunque il minimo sindacale il primo passo sulla strada per una sanità pubblica, efficiente e garantita a tutti. La mancata difesa di tali principi rappresenterebbe una grave violazione costituzionale, inaccettabile per il Piemonte e per tutto il Paese. L’unica soluzione possibile è quindi intervenire in maniera strutturale, riorganizzando le professioni sanitarie, rispettandone i diversi ruoli, e garantendo maggior tutele a tutti i lavoratori sanitari di oggi e del prossimo futuro.
Movimento 4 Ottobre
Sostegno alla maternità in tutte le fasi di vita
Sostegno alla maternità in tutte le fasi di vita. La notizia del nuovo fondo di 400 mila euro da destinare alle “donne che scelgono di abortire per problemi economici” associazioni accreditate nei servizi a tutela della maternità è arrivata a mezzo stampa in commissione proprio nel bel mezzo della discussione sul bilancio previsionale. L’annunciato e non ancora depositato emendamento dell’assessore di Fdi Maurizio Marrone sarebbe quindi arrivato direttamente in aula, se le opposizioni non avessero preteso un confronto prima di proseguire i lavori del pomeriggio.
Chiediamo trasparenza dalla Giunta sui fondi alla maternità
Non siamo contrari a prescindere ad istituire un nuovo fondo a sostegno della maternità, ma ci troviamo nuovamente di fronte ad una maggioranza lacerata e poco trasparente che in questo modo delegittima ancora il confronto istituzionale in aula. E fa nascere il sospetto che i fondi possano essere gestiti con poca trasparenza dalle varie associazioni della galassia pro vita. La verità è che l’Italia non è un paese capace di sostenere adeguatamente coloro che decidono di mettere al mondo figli: le istituzioni, a tutti i livelli, dovrebbero impegnarsi per implementare servizi e politiche integrate per supportare le famiglie in tutte le fasi della vita.
Non possiamo accettare che si consideri una vittoria la nascita di una nuova vita, se poi non siamo in grado di garantire ai nuovi nati un futuro dignitoso e la possibilità di accedere a servizi, istruzione, lavoro, un futuro insomma.
Il nostro impegno in Aula
Il nostro impegno in aula sarà finalizzato a riportare il confronto su questi temi molto concreti, al di fuori di ogni utilizzo strumentale e di ogni battaglia ideologica.
Francesca Frediani Consigliere regionale Movimento 4 ottobre
La Giunta garantisce IVG nell’ASLTO3
Per la Giunta piemontese e per l’assessore alla sanità Icardi l’accesso alle procedure per l’interruzione volontaria di gravidanza sono sempre state garantite in tutta l’ASL TO3.
Risposta all’Interrogazione regionale
Questo è quanto emerso oggi in Aula di Consiglio regionale a seguito di un’interrogazione prima firma Francesca Frediani volta ad accertare il pieno funzionamento dei consultori di Avigliana, Susa e Oulx con la presenza delle figure professionali previste dalla legge.
IVG è sempre garantita?
Stando a quanto appreso dagli organi di stampa e a quanto emerso da alcune segnalazioni, invece, l’applicazione della legge 194 in ASL To3 non sarebbe pienamente garantita e i consultori di Susa e Oulx sarebbero sostanzialmente inattivi da due anni. Rimane quindi il dubbio se le procedure siano formalmente attive, ma di fatto l’accesso risulti difficoltoso a causa della mancanza di personale (la legge prevede la presenza di un ginecologo, un’ostetrica, un assistente sociale e uno psicologo) e di medici non obiettori, come peraltro affermato dallo stesso Assessore.
Le verifiche continueranno
Continueremo a monitorare la situazione e porteremo avanti ulteriori verifiche per accertarci che a tutte le donne venga garantito il diritto di praticare l’interruzione di gravidanza in piena ottemperanza di legge.