Togliere subito l’assurdo e incomprensibile obbligo di mascherina a scuola.
E’ l’appello che rivolgiamo ai Ministri Draghi e Speranza e che inoltriamo all’assessore Chiorino affinché possa prendere posizione come Regione Piemonte.
La contraddizione ha assunto la forma di paradosso. Possiamo entrare senza mascherina ovunque, dai ristoranti alle discoteche. Abbiamo visto assembramenti con migliaia di persone per l’Eurovision, per lo scudetto o per il giro d’Italia. Durante il venerdì e il sabato notte, la città è un fiume in piena di gente che si muove senza distanziamento.

Perché, finalmente, dopo un lungo periodo di necessarie restrizioni, stiamo rimettendo la testa fuori. Tutti quanti, tranne i bambini e ragazzi, coloro che più di tutti e prima di tutti hanno subito le conseguenze di queste politiche schizofreniche. A tal punto che leggiamo quotidianamente allarmi sulle deteriorate condizioni mentali dei nostri giovani.

La verità è che non siamo un paese per giovani. L’immagine del Premier Draghi durante la visita spot nelle scuole, unico senza mascherina, in mezzo ad un mare di bimbi col volto coperto in una caldissima giornata di maggio, ben rappresenta l’idea di una società in cui l’adulto decide e impone, mentre le giovani generazioni devono obbedire, anche quando le imposizioni sono totalmente irrazionali.
I nostri ragazzi hanno dato prova di grande senso di responsabilità durante la pandemia, spesso più degli adulti. Ma ora basta, per questi ultimi giorni di scuola liberiamo i bambini da un obbligo da cui noi adulti ci siamo affrancati da un pezzo.

Francesca Frediani, Consigliere regionale Movimento 4 Ottobre

Emiliano è uno giovane laureato in agraria, vegano, attento e sensibile alle ingiustizie sociali, altruista e gentile, a detta di chi lo conosce bene. Si trova in carcere alle Vallette perché ha manifestato in prima fila contro l’alternanza scuola/lavoro insieme a tanti studenti indignati per la sorte toccata a Lorenzo Parelli, morto a 18 anni a seguito di un incidente avvenuto il 21 gennaio in un’azienda in provincia di Udine.

Emiliano è in carcere come Francesco e Jacopo, a fronte di labili accuse e prima di un regolare processo. Una sorte che non è toccata neanche ai responsabili della morte di Lorenzo.
Con la ridicola scusa della pericolosità sociale si sta armando la giustizia nel suo accanimento verso chi protesta.
La verità è che la detenzione preventiva per ragazzi giovanissimi e incensurati è un abominio. Un’oscenità (a carico della collettività) il cui unico obiettivo è stroncare psicologicamente e fisicamente ogni germoglio di dissenso. Questi ragazzi sono puniti con una durezza inaudita e in anticipo, senza ancora conoscere se e cosa abbiano fatto di sbagliato.

Siamo nauseati dal silenzio assordante di questa città che non si scandalizza neanche più e non reagisce di fronte allo scempio che la Procura sta facendo. Emiliano, Iacopo e Francesco liberi subito

Francesca Frediani