Don’t look up. La meteora del riscaldamento globale e degli sconvolgimenti climatici è diretta sulla terra ma l’uomo, miope e concentrato su sé stesso, nega la crisi in atto e sbeffeggia la scienza rallentando una risposta adeguata finché non è troppo tardi.

Per fortuna ieri il Parlamento europeo ha invece approvato la proposta della Commissione europea che prevede lo stop di vendita di motori a scoppio entro il 2035. Forse persino troppo in là, come sostiene Greenpeace. Non certo la soluzione al riscaldamento globale ma una manovra finalmente drastica.

Tiriamo un sospiro di sollievo nonostante il Governo Italiano e i Ministri Giorgetti e Cingolani abbiano premuto fino alla fine per concedere deroghe e derogucce alla lobby dell’inquinamento che da giorni ha intensificato le pressioni sulle istituzioni Ue, chiedendo norme più lasse come già avvenuto ogni qualvolta si cerca di disciplinare o limitare economie che fruttano miliardi sulla pelle dell’uomo o degli ecosistemi.

I più delusi sono i conservatori. Per Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia riscaldamento globale e inquinamento rappresentano problemi ingigantiti da giovani “catastrofisti”: gli organi di stampa di destra raccontano di un delirio ecologista proprio mentre le temperature nel mondo sfiorano vette mai viste, la desertificazione avanza e la siccità sta mettendo a rischio il 25% del raccolto e l’approvvigionamento idrico in molte zone d’Italia. Siamo già in grave ritardo, la situazione creata dallo stravolgimento del clima e dal riscaldamento globale non è mai stata così grave: l’umanità stessa è a rischio e l’unica ancora di salvezza sono i giovani, come gli attivisti di Extinction Rebellion e del Fridays For Future, che con le loro azioni coraggiose ci pongono di fronte alle nostre responsabilità.

Francesca Frediani, Consigliere regionale M4O Piemonte

Giorgio Bertola, Consigliere regionale M4O Piemonte

Francesca Frediani, Consigliere regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte

Giorgio Bertola, Consigliere regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte

Cambiamento climatico e riscaldamento globale impattano in maniera devastante sul mondo intero. Le temperature record di questi giorni e la gravissima siccità che ha colpito duramente tutta l’Italia e costretto il Piemonte a dichiarare lo stato di calamità, richiedono una risposta drastica e immediata.

Ma la politica ha nicchiato, il Piemonte ha fallito e oggi ci troviamo sul limite del baratro.

Questo è quanto pronunciato oggi dai giovani attivisti di Extinction Rebellion che, con un sit in di protesta di fronte al Palazzo della Regione, hanno reclamato le loro ragioni chiedendo di agire subito per adottare tutte le misure necessarie a mitigare l’impatto del cambiamento climatico.

Ci siamo uniti alla contestazione per sostenere la loro posizione.
La politica, a tutti i livelli, indietreggia timorosa di perdere consenso, incapace di guardare oltre l’orizzonte piatto del tornaconto elettorale.

Cemento, edilizia selvaggia, uso del suolo, motori a combustione: la Giunta Cirio e la maggioranza di centrodestra hanno scelto di stare con chi guarda al passato facendosi beffe delle preoccupazioni dei giovani attivisti ma il conto salatissimo lo dovremo pagare tutti quanti.

Dai dati Ispra risulta infatti che più di un quarto del territorio nazionale è a rischio desertificazione e che quest’anno il 25% delle coltivazoni sono a rischio a causa della siccità estrema. Due (fra i tanti) dati inconfutabili che inchiodano la politica di fronte alle proprie responsabilità.

Francesca Frediani, Consigliere regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte

Giorgio Bertola, Consigliere regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte

Il progetto nato per portare i cittadini nelle istituzioni e disarticolare il sistema politico è finito, morto e sepolto. Distrutto dai personalismi e dalle ambizioni di quella che negli anni è diventata la classe dirigente del M5S.
Il Movimento 5 Stelle affonda con percentuali ridicole (2,5% di media nei capoluoghi in cui ha vinto insieme agli ex nemici del PD) proprio mentre l’ex capo politico Di Maio fonda il suo partito e si avvicina ad un centro già popolato dai vari Calenda, Renzi e Toti e l’attuale responsabile del “finto nuovo corso”, Conte, si affretta a confermare che il sostegno al Governo Draghi non è in discussione.
Non poteva esserci epilogo peggiore: lo strappo di Di Maio ha segnato la fine dell’esistenza di forza politica in agonia da anni e che ha smantellato un punto alla volta il proprio programma.

Tutti sono ugualmente responsabili di quello che è successo. Il vero M5S è fuori, da un pezzo. E sarebbe ora che si facesse sentire, per spazzare via tutti (contiani e dimaiani, senza distinzioni) e ripartire da quello che era.
L’attesa di un nuovo leader non fa che rallentare il processo di ripartenza ed allontanare definitivamente dalla politica attiva tutti coloro che invece avrebbero ancora voglia di mantenere vive le idee da cui si era partiti. E’ sufficiente uno spazio di confronto fra chi ha in mente un modello di mondo differente e non trova collocazione in nessun contenitore, tantomeno vicino a questo governo di guerrafondai. Pace, ambiente, giustizia sociale, sanità e istruzione pubblica. E’ tanto difficile?
I delusi del M5S sono sparsi, delusi e arrabbiati, ma sono tanti. A certificarlo è un astensionismo da guinnes dei primati: è impensabile disperdere un simile patrimonio di impegno e volontà di cambiamento.

Francesca Frediani, Consigliere regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte

Qualche settimana fa abbiamo interrogato la Giunta in merito alla situazione dell’ambulatorio di Condove nell’orario dedicato ai prelievi. Abbiamo ricevuto rassicurazioni in merito all’imminente superamento delle criticità conseguente al venire meno delle procedure anti Covid. Vorremmo far presente all’assessore Icardi che a, distanza di giorni, l’unico cambiamento rilevante è quello meteorologico: infatti adesso gli utenti sono obbligati a lunghe code sotto il sole e al caldo e non più al freddo.

Continueremo a monitorare la situazione, ma ci aspettiamo che la Giunta intervenga presso la direzione dell’ASL per migliorare le condizioni di erogazione del servizio, che non possono certo più essere affidate alla buona volontà e all’apprezzabile impegno degli operatori. Siamo certi, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni, che situazioni simili si verifichino in altre Asl e che solo la Regione possa farsi promotrice di un piano di miglioramento dei servizi che migliori le procedure di accesso in tutti gli ambulatori regionali.

Francesca Frediani, Consigliere regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte

Mentre la maggioranza di centrodestra spinge per un nuovo inceneritore, in Piemonte arriveranno circa 1000 tonnellate di rifiuti a settimana da Roma, a conferma del fatto che l’impianto di Gerbido ha ancora spazio e deve rimanere l’unico della regione.

Nella gestione dei rifiuti l’incenerimento rappresenta il passato. Non per la nostra maggioranza in regione e neppure per il sindaco PD Lo Russo, fan della prima ora dell’incenerimento tanto da spingersi a sostenere che un nuovo impianto a Roma le “cambierebbe in meglio il volto”.

Nel 2016 riuscimmo a convincere la sindaca Appendino ad opporsi all’invio di rifiuti dalla Sicilia. Oggi il PD piemontese, invece, nicchia.

Dal nostro canto ribadiamo ancora una volta che l’unica gestione sostenibile dei rifiuti debba prevedere esclusivamente il riciclo, il riuso e lo zero waste.

Giorgio Bertola, Consigliere regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte

L’Aula del Consiglio regionale occupata settimane per discutere di un provvedimento sostanzialmente inutile e ridondante ci consegna l’immagine di una maggioranza distante anni luce dai problemi reali che attanagliano il Piemonte.

RImandiamo quindi al mittente le accuse della Lega: Il nostro mandato politico è in primis quello di evitare l’approvazione di leggi inutili o dannose per i Piemontesi.
Non è la prima volta che la maggioranza occupa l’aula con provvedimenti che non portano alcun beneficio ai cittadini: la legge regionale per istituire la giornata del Valore Alpino, fra l’altro copia di un provvedimento nazionale appena approvato dal Parlamento, è uno di questi.

Tutti noi riconosciamo il valore degli alpini, sempre presenti nei momenti di difficoltà ed emergenza, e il loro ruolo nella storia del Paese ma non possiamo più tollerare forzature del regolamento che negano dignità al Consiglio Regionale e indicano come “urgenti” provvedimenti che non lo sono affatto.

Continueremo quindi ad esercitare con dignità il nostro ruolo di opposizione in Consiglio regionale e ci opporremo alle insulsaggini della destra con tutti i mezzi di cui disponiamo.

Francesca Frediani

Giorgio Bertola

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I recenti episodi che vedono come protagonisti ragazzi appartenenti alle cosiddette “baby gang” suscitano sgomento e grande preoccupazione. Ma il fenomeno va studiato a fondo, se vogliamo trovare soluzioni e offrire ai giovani reali opportunità per uscire dal limbo di un’esistenza ai margini, culla di un disagio crescente che spesso sfocia in violenza e comportamenti antisociali.

Oggi invece assistiamo al tripudio di reazioni illogiche e scomposte, con il solo scopo di scatenare lo sdegno di una società e di una classe politica che hanno smesso da tempo di porsi domande per dare esclusivamente spazio alla propaganda diretta “alla pancia” dei cittadini.

Reintrodurre la leva, buttare le chiavi della cella, abbassare l’età della punibilità: le facili ricette destro-leghiste fioccano soprattutto sui social.

Ma cosa succede nelle giovani generazioni? Sono ragazzi nati e cresciuti qui, non dimentichiamolo. E non dimentichiamo che il fenomeno non riguarda solo i figli degli immigrati, ma corre sui social e si diffonde a macchia d’olio, spesso senza limiti di area geografica e condizione sociale.

Per arginare il disagio le istituzioni dovrebbero occuparsi seriamente della questione, con l’aiuto di chi ha conoscenze e competenze adeguate. E dovrebbe farlo presto.

Non può diventare un tema buono per offrire l’ennesimo terreno di scontro da campagna elettorale.

Francesca Frediani, Consigliere regionale Movimento 4 Ottobre Piemonte.