LEGGE FINE VITA, INIZIANO LE AUDIZIONI PER APPROFONDIRE IL TEMA, INCOMPRENSIBILE LA PRESENZA DI UN RELIGIOSO AL TAVOLO TECNICO.
Francesca Frediani, Consigliere regionale Unione Popolare Piemonte
Questa mattina si è svolta la prima audizione di approfondimento del dott. Rinaudo, Coordinatore del gruppo tecnico regionale finalizzato alla definizione di linee di indirizzo in materia di fine vita, per un approfondimento sui contenuti della proposta di legge di iniziativa popolare n. 295 recante “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 242/2019”.
Il tema è assai complesso e le spaccature nella maggioranza si sono manifestate fin da subito, motivo per cui la Commissione Sanità ha deciso di proseguire con una serie di approfondimenti.
Dal confronto di questa mattina è emersa la prima, grande criticità: il rischio di assegnare alla Regione compiti che non le competono, in contrasto con quanto previsto dall’articolo 117 della Costituzione. Abbiamo tuttavia evidenziato che la proposta di legge non è concorrente con una legge nazionale, ma mira a definire tempistiche e organizzazione per esercitare il diritto di scegliere come porre fine alla propria vita in circostanze ben definite.
In risposta a precisa domanda sulla composizione del tavolo tecnico, Rinaudo ha elencato i partecipanti e con nostra grande sorpresa abbiamo appreso della presenza di un “religioso” accanto a figure con un profilo decisamente tecnico e scientifico. Non comprendiamo il senso di questa presenza e quale utilità possa avere in un ambito istituzionale e, per definizione, caratterizzato da laicità. Approfondiremo questo ed altri aspetti per sgomberare il tavolo discussione da qualsiasi ingerenza estranea all’attività normativa che il Consiglio Regionale deve esercitare.